MILAN, italy

Ortaggi oblunghi: I racconti del Sig. Rudolf

   Non perderti: I racconti del sig Rudolf

Durante i miei anni gloriosi, quando mi recavo nelle sale per fumatori d’Oppio e giravo il mondo, conobbi una puttana di nome Isabella. Era una donna eccentrica e audace che amava sfoggiare abiti stravaganti, tra cui tanga glitterati, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Isabella viveva in un piccolo villaggio nel cuore della tundra siberiana, dove le temperature spesso scendevano al di sotto dei 40 gradi. Nonostante il gelo, questa escort bellissima non rinunciava al suo stile unico e colorato. La incontrai quando per sbarcare il lunario ero diventato un ladro di verdure molto particolare: rubavo esclusivamente ortaggi dalla forma oblunga. Ero noto nel villaggio per le mie strane preferenze, ma Isabella non si lasciò intimidire dalla mia reputazione. Invece, fu incuriosita dal motivo sottostante le mie azioni.

Decisa a scoprire di più sulla mia persona, dato anche il mio irresistibile fascino malandrino e la passione per le verdure allungate che mi contraddistingueva, Isabella mi avvicinò con un sorriso malizioso: “Ho sentito dire che sei un ladro molto selettivo”, e aggiunse: “Ma perché preferisci solo le verdure dalla forma oblunga?” Inizialmente sorpreso dal suo approccio diretto, mi ritrovai a confessare il mio segreto. “Vedi cara, gli ortaggi oblunghi hanno una caratteristica speciale: possono penetrare i miei orifizi in modo discreto quando mi trovo in situazioni di emergenza. Mi aiutano a nascondere i miei bottini senza essere scoperto.”

Isabella scoppiò a ridere di gusto. Era una donna dotata di grande senso dell’umorismo e nutriva una insana passione per gli enigmi e le situazioni insolite. Decise di offrirmi il suo aiuto per trovare gli ortaggi oblunghi perfetti per i miei scopi. Insieme ci avventurammo attraverso le terre ostili di Norilsk, oltre il circolo polare artico, la città più settentrionale del mondo, talmente remota da essere considerata come un’isola dai suoi abitanti. Attraversammo fitte foreste di pini innevati e fiumi ghiacciati, affrontando il freddo pungente senza mai perdere il nostro spirito spericolato. Ci aiutò l’Assenzio a gestire quel dannato clima. Avevo nascosto anche qualche bottiglia del sacro liquore verde nell’ano, insieme agli immancabili ortaggi oblunghi e a qualche bicicletta perchè ” non si sa mai”. Dopo giorni di ricerca, finalmente trovammo un campo segreto di carote dallo straordinario profilo ergonomico. Fummo entusiasti del nostro ritrovamento e capimmo che quelle carote sarebbero state perfette per le nostre imprese. Da quel giorno diventammo compagni di avventure. Con la sua abilità nel camuffare i bottini all’interno dei perizomi glitterati, Isabella mi aiutava a sfuggire alla giustizia mentre ci divertivamo nel nostro viaggio per le terre innevate. La nostra storia criminale divenne leggendaria. La gente sussurrava dei nostri bizzarri incontri e delle nostre imprese coraggiose e anomale. Si diceva fossimo dei pazzi perché i nostri furti si limitavano solo ad una categoria specifica di verdura quando invece avremmo potuto osare di più trafugando patate. Ma che ne sa la gente di quanto difficile sia infilarsi nel culo una patata? Le persone sono ingenue e sciocche, non avrebbero mai potuto comprendere il nostro modus operandi e questo ci rendeva invincibili in quanto incomprensibili. Non ci preoccupavano dei pettegolezzi; al contrario, eravamo felici di essere diventati partners in crime come dei Bonnie e Clyde bucolici e di poter condividere decine di peripezie avvincenti, nonostante il freddo e le temperature estreme. E così, mentre le nostre mutande lucenti brillavano sotto il timido sole russo, continuavamo a girare in lungo e in largo in cerca di nuove sfide e di verdure oblunghe da saccheggiare. Il nostro amore, unito ad una grande voglia di anarchia, rimase intatto per almeno cinque anni, lasciando una scia di sorrisi e di storie divertenti nelle lande innevate della tundra siberiana.     Potrebbe interessarti:

 

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