Escort di lusso a Padova ammazzata a colpi di vibratore e ritrovata in un camino. Le colleghe: “Sappiamo chi è stato”.

Ritrovato il corpo senza vita di una bellissima cortigiana di alta classe nel suo appartamento di Padova. Secondo la polizia scientifica la morte è da imputare a diversi colpi di vibratore sulla testa. In gola le è stato ritrovato anche un lungo e grosso plug  anale.

Ginevra era una accompagnatrice di alta classe a Padova, una delle migliori escort a Padova per la precisione. Era amata e ricercata da tutti gli uomini più ricchi d’Italia e tante sono le opinioni lusinghiere che si leggono sui vari escort forum d‘Italia, quei siti dove i fruitori di costoso sesso a pagamento scrivono le loro recensioni escort.

 

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Escort di lusso a Padova: la doppia vita di una meretrice di alto livello

Ginevra era una giovane e bellissima accompagnatrice di alto bordo che lavorava di solito in Veneto, soprattutto nelle zone di Padova, dove riceveva in un lussuoso appartamento e  Venezia, Verona Treviso.  Aveva solo 21 anni, per i genitori faceva la modella. D’altronde il suo corpo perfetto, le forme generose e armoniose, il viso perfettamente simmetrico e gli occhi azzurri grandi e pieni di ingenuità e belle speranze, mai avrebbero fatto pensare che la ragazza avesse una doppia vita: prostituta di lusso con tariffari molto alti di notte e studentessa universitaria e modella di giorno.

Secondo gli investigatori la escort, benché avesse cominciato la sua professione da meno di un anno, era già molto conosciuta nell’ambiente delle top class escort di Padova. In poco tempo, e con l’aiuto di qualcuno, era riuscita ad acquistare un appartamento di grande pregio artistico ed estetico nel centro di Padova e si pensa che ricevesse anche in un altro alloggio di lusso a Venezia, perché i clienti italiani non volevano rischiare di mettere a repentaglio la propria privacy recandosi in un hotel.

Escort di lusso a Padova: come è stata uccisa la fotomodella. Vibratori deflagranti neri picchiati violentemente in testa e un plug anale conficcato in gola

Nessuno avrebbe mai immaginato che una escort di lusso di Padova, tanto rinomata ricercata e corteggiata, sarebbe finita trucidata in una maniera tanto decadente. La scena che si sono ritrovati a dover analizzare i medici legali ha causato malori a tutti i presenti: giornalisti, criminologi, magistrati e polizia. Nessuno aveva mai assistito ad una scena del crimine tanto raccapricciante. I due vibratori usati per spaccare il cranio della escort di lusso, della lunghezza di circa 50 centimetri, erano stati appositamente confezionati affinché cagionassero danni irreparabili. Dentro gli ammennicoli infatti erano contenute delle spranghe di piombo e ferro. Il sex toy rinvenuto nella trachea della vittima invece era di tipo ordinario, di quelli che usano gli omosessuali o anche gli etero per ottenere orgasmi più intensi.

L’accompagnatrice di Padova vittima di un maniaco sessuale: gli investigatori cercano prove

Tra le impronte digitali insanguinate  ritrovate sul luogo del delitto ce n’è una che ha sconvolto gli investigatori: quella di un uomo dalla mano enorme con sei dita. Si cercano individui tra i 30 e i 50 anni che possano avere questa anomalia genetica.

Potrebbe essere quella di un handicappato che viene da fuori Padova, potrebbe persino non essere italiano ma di una etnia specifica.

La Polizia sta lavorando senza sosta e cerca testimonianze.

Le colleghe della escort di lusso a Padova pretendono di essere ascoltate dagli inquirenti

Molte accompagnatrici di alto livello a Padova si sono presentate in questura per essere ascoltate. Non erano neanche state convocate ma hanno preteso di poter dare la loro testimonianza. Erano tutte amiche della vittima. Frequentavano gli stessi ambienti, gli stessi clienti e ai microfoni delle televisioni locali hanno dato la loro impressione sul fatto:

 

Giada, escort di lusso a Treviso racconta: ” Noi tutte ci siamo conosciute attraverso determinati siti escort in rete. E’ facile trovarci su Google digitando le parole chiave ” annunci escort di lusso” oppure ” Topclass escort lusso a Verona Treviso“. Siamo come una grande famiglia e come tale ci sentiamo obbligate moralmente a portare le nostre testimonianze. Io posso dire che esiste solo un uomo con una mano disgustosa a sei dita. E’ un manager francese a cui non ho voluto dare retta perché aveva fantasie erotiche inquietanti. Poi il suo viso pure era mostruoso. No, non era sicuramente definibile umano. Aveva gli occhi talmente vicini che osservandolo distrattamente pareva ne avesse solo uno. Era una specie di ciclope. Terrificante!”

 

Escort di lusso a Padova trovata morta assassinata.

Erika, escort di alto livello a Venezia,  piangendo cerca di spiegarci la sua impressione: ” Ginevra aveva paura di un uomo, che definiva repellente ma incredibilmente ricco. Con lui c’era già uscita diverse volte perché era solito pagarla anche 20 mila euro a notte. Presumo che il nuovo appartamento che si stava comprando e che già stavo usando, fosse un regalo di questa sorta di Yeti.  Perché lo chiamo così? Perché Ginevra mi raccontava che era altissimo, tutto bianco e pelosissimo. Vicino a lui sentiva uno strano gelo, e quando minzionava dal suo pene usciva forse azoto liquido. L’uomo, o meglio, questo personaggio raccapricciante,  aveva poi cominciato ad ossessionarla al cellulare ad ogni ora, si presentava a casa sua senza avvisare, le faceva dei dispetti: si recava nella sua cucina per congelarle, solo alitandoci sopra, appositamente tutte le banale, frutto di cui lei, povera stellina, andava ghiotta”.

Nelly, escort di lusso a Lago di Garda, rincara la dose: ” Ho conosciuto il mostro allo zoo. Mi aveva invitato per una passeggiata romantica, ma mai avrei pensato che il mio cliente fosse una specie di scimmia bianca con due occhi così vicini che in pratica ne aveva solo uno. Tutte noi lo abbiamo incontrato almeno una volta ma tutte lo abbiamo scartato perché non siamo così ossessionate dal denaro. Purtroppo Ginevra, che era nuova dell’ambiente e veniva da una situazione economicamente compromessa a causa del Covid ( il padre è stato costretto a chiudere il suo ristorante), aveva bisogno di molto denaro per risollevare le sorti della sua disgraziata famiglia e nel contempo non voleva rinunciare a diventare una influencer e designer di Chiara Ferragni. Era il suo sogno più grande. Noi la prendevamo in giro perché, insomma, Chiara Ferragni sarà pure ricca ma è oggettivamente bruttarella e vende cianfrusaglie senza valore a dei costi proibitivi che vengono acquistate solo da donne assolutamente affette da problemi psichici di una certa importanza“.

 

 

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