MILAN, italy

Incontri annunci escort e sessualità varia in epoca vittoriana

A quel tempo essere “frufru” poteva essere parecchio pericoloso: dal regno di Enrico VIII in Inghilterra c’erano norme molto severe riguardanti la pederastia. All’inizio le pene erano capitali, poi
vennero sostituite dal penitenziario, e sotto il regno della regina Vittoria, coloro che manifestavano attrazione per altri uomini rischiavano il carcere
duro, come successe ad Oscar Wilde.

Nessuna norma però  colpiva l’omosessualità femminile. Le lesbiche che facevano i duo e i threesome venivano infatti viste come due zitelle che convivevano per dividere le spese.

Il sesso spiegato in un libro anonimo: come andare con una escort di alto livello.

Un simpatico  gentiluomo vittoriano scrisse una autobiografia in cui sono raccontate le sue avventure sessuali, le donne, gli
incontri con le escort, le posizioni da kamasutra.  Dopo circa duecento pagine capiamo che questo signore non faceva altro nella vita se non andare a letto con quante più
donne possibili. Era forse uno gigolò? No, forse un nobile davvero annoiato.

La sessualità femminile in epoca vittoriana

Molta della pessima fama delle donne vittoriane inglesi si deve ad un libro di Ruth Smythers.
In realtà pare che da sposate le donne facessero di tutto e di più, come le
escort: sesso ordinario, anale, orale e via dicendo. Le donne giungevano al matrimonio senza sapere nulla di ciò che sarebbe accaduto loro entro il talamo nuziale, ma una volta scoperto, sembra che non si fermassero più.  Il pudore obbligava a tenere fra le mura della camera da letto quello che era considerato molto privato.

La donna che vuole scopare troppo è pazza?

Quindi abbiamo capito che si tratta esclusivamente di una mera questione di forma, ma non di sostanza. In camera col marito la donna può essere davvero porca, ma solo ed esclusivamente con lui.  Altrimenti sarebbe stato meglio per lei darsi ad Incontri annunci escort.

Pertanto se ella fuori dalle caste mura esprime troppa passionalità è pazza, è isterica.

L’isteria era la definizione che i vittoriani davano a ogni comportamento fuori dagli schemi sociali che volevano una femminilità, almeno quella pubblica, asessuata, virginale, praticamente quasi morta; guai a mostrare di poter provare piacere!

La donna definita dai parrucconi come “isterica” veniva curata con trattamenti bizzarri, tipo massaggio pelvico, bagni gelati e isterectomia.

La femmina isterica, quindi considerata pazza, veniva internata e in manicomio ricondotta sicuramente alla ragione (ne siamo certi..)

Insomma, il sesso in quella pazza epoca vittoriana era una questione privata, al punto che il solo parlarne era considerata cosa da viziosi e pervertiti.  Quindi i ragazzotti i giovanotti si rivolgevano
alle
escort di alto livello o di basso. Era normale che gli uomini andassero con le prostitute, perché c’erano cose che alle mogli non si dovevano e potevano chiedere. Non era
ammessa neanche la masturbazione, in quanto non era a fini procreativi. Il rimedio contro la troppa energia sessuale ( solo quella maschile, si intende)?
Tanto sport, dieta sana e fiocchi di mais.  

L’omosessualità era il peggio che potesse capitare ad un uomo, ma nei bordelli era facile trovare escort bambine e bambini maschi pure che vendevano  il loro corpicino per pochi scellini. La pedofilia invece era considerata normale.

Che schifo questi inglesi…

 

 

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