Escort di lusso e invidia: come vivono la concorrenza tra accompagnatrici di alto livello?

Escort di lusso e invidia: come vivono la concorrenza tra accompagnatrici di alto livello?

Escort di lusso e invidia? Parliamone.

“L’invidia è femmina”, si sa. Non esiste nessuna rappresentante del gentil sesso che almeno una volta nella vita non abbia provato questo perfido sentimento per una o più donne che ha considerato rivali. Vuoi per questioni di bellezza, per faccende lavorative, per amore di un uomo. I motivi sono i più disparati.

Ma cosa succede tra escort di lusso nel mondo sotterraneo degli incontri con sesso a pagamento?

Che competizione spietata deve esistere tra ragazze e studentesse bellissime e giovani, modelle alte, procaci, dalle gambe chilometriche e dai glutei scolpiti su marmo?

Lo abbiamo chiesto a delle accompagnatrici di alto livello disseminate qua e là nei siti specializzati in annunci escort di lusso presenti in rete.

Ne abbiamo discusso prima con Lilian, escort di lusso a Milano, considerata da tutti i punter italiani e stranieri, la migliore escort di alto bordo d’Italia che ci racconta quanto segue:

“Beh, tra noi cortigiane di lusso esiste una forte competizione. Sarei ipocrita se dicessi il contrario. Non siamo amiche, siamo colleghe.

Il tipo di invidia che ho potuto sperimentare sulla mia pelle è stato di tipo passivo-aggressivo, silente, affilato e infido. Di certo non ci prendiamo per i capelli o a “borsettate” come fanno i transessuali. Siamo tutte innegabilmente splendide e anche di alto livello culturale. Non ci roviniamo la carriera con delle piazzate tipiche delle donne borderline”.

Escort di lusso e invidia: la escort più femminista e sportiva che non prova nessun sentimento concorrenziale.

Di diverso avviso è Gloria, escort di lusso a Genova fitness model dal corpo scultoreo, assolutamente senza difetti, priva di cellulite e di ritenzione idrica. Poco seno ma gambe e glutei per cui morire di crepacuore all’istante, che ci riferisce:

“L’idea e la innegabile abitudine di certe donne a provare invidia è stata indotta dal patriarcato.

Il mito racconta che Eris, dea del disaccordo, mise le donne le une contro le altre per una faccenda meramente estetica.

Noi donne, per intere epoche, siamo state esiliate in una posizione sociale inferiore, trovandoci così costrette a gareggiare, fino all’ultimo sangue, per la conquista del maschio dominante. Alle dame è stata concessa soltanto la bellezza, che poi è divenuta motivo di conflitto con le altre.

Io sono una escort sui generis perché sinceramente non provo invidia, non ancora per lo meno, per nessuna delle mie colleghe. Mi piaccio così come sono, gli uomini mi adorano, anche perché loro sono tutte rifatte, io no e posso solo andarne fiera”.

Escort di lusso e invidia: trasformare l’odio in determinazione

Altro punto di vista interessante è quello espresso da Fiammetta, escort di lusso a Padova che ammette:

“Ma certo che siamo invidiosissime le une delle altre. È un sentimento che può essere però controllato e magari trasformarsi in un punto di forza.

Per esempio, ci sono un paio di mie colleghe che hanno dei quadricipiti e dei femorali meravigliosi e che a me mancavano.

All’inizio percepivo del nervoso, pure delle mezze crisi isteriche, poi però, quando ho compreso quanta fatica e quanti sacrifici ci nascondono dietro quei muscoli meravigliosi, mi sono messa al lavoro e ho cominciato a seguire una dieta super proteica e a massacrarmi di squat bulgari che, vi giuro, sono veramente dolorosissimi. Probabilmente è l’esercizio più duro che esista in palestra”.

Escort di lusso e invidia: eppur si odiano.

Angelica, escort di lusso a Bologna, viso splendido, occhi blu e una cascata di capelli color cioccolato, ci confessa di subire quotidianamente angherie varie da parte di una collega accompagnatrice:

“Alcune donne si limitano ad detestarti solo perché sei una vera Venere, ma non si rendono conto della vita che fai per essere sempre “Bella, bella, bella in modo assurdo “, tanto per riprendere la celebre ed esilarante battuta di un film di qualche anno fa (Zoolander, N.d.R).

Si rodono dentro senza chiedersi cosa faccia per mantenermi in forma. È un lavoro vero e proprio, una fatica. Continue rinunce, vado a letto presto, mi sveglio alle 6, corro per 10 km ogni giorno, evito di andare al ristorante per evitare tentazioni pericolose.

Loro invece, che tanto si mangiano il fegato, se ne stanno sul divano a strafogarsi di schifezze, di Junk Food”.

Escort di lusso e invidia: la bellezza salverà il mondo e ci preserverà dalle calunnie.

Giunge per finire Rose, escort di lusso a Roma, veramente una bellezza accecante. Bionda, occhi azzurro cielo, molto giovane, sorriso bianchissimo e perfetto, labbra carnose e un outfit da principessa, che ci confessa:

“Come diceva San Tommaso d’Aquino, l’invidia è una passione triste, che ci indebolisce ed è deleteria.

Fa male alla salute e allo spirito. Nessuna delle mie colleghe, soprattutto tra le accompagnatrici di lusso a Milano meno belle mi ha mai detto di essere invidiosa di me altrimenti avrebbe ammesso la propria disfatta, il proprio senso di inferiorità. La percezione del loro sentimento devastante però è forte.

A me fanno quasi pena, le lascio sparlare e calunniarmi. Tanto nessuno dei miei clienti crede a certe fandonie. Gli uomini non sono stupidi e capiscono che queste donnine bruttine darebbero l’anima per avere anche solo un quarto della mia avvenenza”.

 

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