Escort di lusso a Rimini uccisa con 515 coltellate in casa: ergastolo per il netturbino milionario

Escort di lusso a Rimini uccisa con 515 coltellate in casa: ergastolo per il netturbino milionario

La procura aveva chiede l’ergastolo per l’assassino che ha ucciso una giovane escort di alta classe a Rimini Riccione

Ludovico Ribbo, il netturbino famoso per essere diventato milionario grazie ad una vincita straordinaria al Superenalotto, e arrestato a luglio scorso per l’omicidio di una escort di lusso a Rimini uccisa con 515 coltellate nella sua casa, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto per l’assassino della escort di lusso di Bolgona il carcere a vita per le accuse di omicidio aggravato dalla crudeltà.

Escort di lusso a Rimini assassinata: gli eventi

La mattina dell’omicidio, Ribbo, dopo aver ucciso con un pugnale la escort di alto livello che aveva contattato su di un sito di annunci escort di lusso -una bellissima accompagnatrice costosa che si prostituiva in casa- aveva aperto il gas dei fornelli della cucina rischiando di far saltare in aria tutto il palazzo intero.

Ribbo era poi scappato, ma la sua fuga era durata poche ore perché la Polizia lo aveva bloccato mentre cercava di far perdere le sue tracce a bordo di un camion ricolmo di spazzatura, ricostruendo che l’assassino era giunto alla fine di una nottata tra alcool e cocaina e supponendo che la causa di tanto furore fossero 700 euro che il killer doveva alla escort.

 

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Accompagnatrice di lusso a Rimini scomparsa: la perizia psichiatrica dell’assassino

Il consulente tecnico, che ha stilato la perizia psichiatrica, ha riconosciuto che il netturbino era assolutamente capace di intendere e di volere, aveva anche disegnato il ritratto di una personalità istrionica ma fortemente disturbata dall’abuso di cocaina.

Quando lavorava come operatore ecologico veniva scherzosamente chiamato dai colleghi con l’appellativo di “Er caccola” (Traduzione dal romanesco: persona disgustosa) perché lanciava contro alle vecchiette i sacchi della differenziata, divertendosi come un matto.

Nella sua difesa, il suo legale ha ipotizzando che oltre ai soldi per la cocaina – spesso l’accompagnatrice di lusso vendeva la cocaina al suo cliente- dietro la furia omicida ci fosse la minaccia per fotografie porno compromettenti.

Per di più, mentre per la procura il ricco spazzino era una persona crudele e sadica che si godeva la bella vita, per il suo avvocato il suo stato di salute era gravissimo.

 

Escort di lusso a Bologna Rimini Riccione: lo sconcerto delle colleghe.

Le colleghe escort e accompagnatrici della vittima, residenti in tutta Italia, sono sotto shock:

Laurie, top class escort lusso a Bologna,  fatica ad articolare le parole e, singhiozzando, riesce a dire:

“Non riesco ancora a crederci. Rosita aveva 19 anni, era bellissima, la migliore escort a Rimini, nonostante la giovanissima età era amatissima e aveva pletore di clienti adoranti. È stata davvero sfortunata, ha incontrato un mostro!”.

Martina, una delle accompagnatrici di lusso a Bologna Riccione Modena più famose, piange al telefono:

“Scusate se non riesco a raccontarvi molto, ma sono profondamente scossa. Conoscevo la ragazza, abbiamo trascorso l’estate negli stessi locali per Vip sulla Costa adriatica, abbiamo frequentato gli stessi clienti facoltosi, faceva parte delle migliori e più pagate escort d’Italia, ma non avrei mai immaginato che commettesse l’errore di andare a letto con uno schifoso spazzino arricchito.

Quegli uomini odiano le donne belle, e soprattutto le escort perché noi ci facciamo pagare e non ci innamoriamo di uomini brutti e ignoranti. D’altronde era una escort giovane, bellissima e piena di ambizione; forse credeva di che sarebbe riuscita a gestire una situazione così difficile, e invece il destino le è stato avverso. Sto molto male scusate”.

 

Escort di lusso a Rimini Riccione: considerazioni

Secondo l’avvocato dell’omicida, anni e anni in mezzo al pattume avrebbero causato al suo cliente disturbi psichiatrici debilitanti e una condizione fisica molto delicata a causa delle inalazioni di gas tossici. Insomma, per il difensore dello spazzino, la povertà, la bruttezza e il degrado conseguenti decenni di duro lavoro in mezzo al sudiciume, sarebbero la giustificazione ad un omicidio tanto efferato.

 

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